Il piccolo
grande museo
dei cineamatori
Ultima modifica: 22 agosto 2021 18:23
Il cine museo di Sessa raccoglie
cineprese e proiettori amatoriali dell’ultimo secolo, ma anche le pellicole, vere testimonianze dal nostro passato
Nel piccolo cine museo di Sessa, nel Malcantone, sono racchiusi 65 anni di cinema amatoriale su pellicola. Un gioiellino messo in piedi otto anni fa da Rolf Leuenberger, bernese trapiantato in Ticino, da 50 anni appassionato cineamatore.
“Io ricevo apparecchi – di solito cineprese ed proiettori – e poi chiedo sempre: ‘ma avete anche delle pellicole?’ E spesso mi rispondono che ci sono e che pensano di buttarle vie. Ma le prendo più che volentieri, se le persone sono d’accordo…”
Ed è anche così che il 68.enne ha costruito negli anni una collezione di oltre 2’000 oggetti. In pochi metri quadrati ci sono cineprese, proiettori e pellicole che raccontano la storia del cinema amatoriale dal 1922 in avanti e dei suoi protagonisti: ovvero i nostri antenati.
Il cine museo di Sessa è frequentato da amatori provenienti da tutta la Svizzera. Qui non si viene solo per visitare l'esposizione, ma anche per proiezioni e per prendere in prestito del materiale: “Posso proiettare filmati presenti sulla nostra homepage, tutti i filmati che noi abbiamo digitalizzato e possiamo vedere su blu-ray o DVD filmati del passato che abbiamo.
Qui facciamo anche nascere il cinema, penso ad esempio a giovani che poi sono diventati professionisti, come Nikita Merlini che ha appena presentato il suo filma “La Rondinella” al Festival di Locarno, o ancora Agnese Làposi che ha girato qui un film tre anni fa. Entrambi hanno utilizzato un mio obbiettivo che ha ormai 50 anni.”
Fare cinema oggi anche con strumenti del passato, dunque. E proprio dal passato fa capolino la storia, con la S maiuscola: “Con questo modello è stato ripreso l’assassinio di Kennedy nel ’63, quella che è considerata l’immagine più famosa al mondo girata da un cineamatore. Di questo modello ne ho tre esemplari, così che la gente può prenderli in mano, vederli e toccarli” conclude Leuenberger. Suoni ruvidi e immagini lontane che, grazie alla magia del cinema, proiettano Sessa nelle grandi vicende del mondo.
Il cinema amatoriale sarà protagonista l’anno prossimo a Locarno, a margine del Film Festival, con l'82.esima edizione dell'Unione internazionale del cinema con cineasti amatoriali provenienti da 29 Paesi. www.unica2022.ch
C'è tutto un mondo di musei da scoprire. Ascolta altre puntate, curate dalla redazione delle Cronache della Svizzera italiana.
Ein weiteres, noch sehr junges Museum in der Schweiz befindet sich in Sessa TI, das «Cine Museo 65». Der Gründer und Inhaber, Rolf Leuenberger (68), ist Berner, lebt aber seit seinem 21. Lebensjahr im Tessin. Die Zahl 65 im Museumsnamen rührt daher, dass Leuenberger Objekte ausstellt, die über einen Zeitraum von 65 Jahren produziert wurden, und zwar zwischen 1922, als der erste Projektor für ein Heimkino auf den Markt kam, bis 1987, als der Übergang vom Film zum Video endgültig vollzogen wurde.
Im kleinen Museum sind etwa 300 Objekte zum Thema «Do-it-yourself-Kino» in akribisch kuratierten Vitrinen ausgestellt: Kameras, Projektoren und Filme – eine einzigartige Sammlung in der Schweiz. «Ich definiere mich nicht als Sammler», sagt Leuenberger, «ich habe wohl über 2000 Objekte, aber vor allem will ich sie zeigen und zeigen, was sie filmisch zuliessen.»
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Chiude domani un'interessante mostra sul cinema ai Grappoli di Sessa 'Bolex: una cinepresa svizzera dal formato mondiale'. Una mostra per conoscere la storia di un marchio registrato il 25 ottobre 1927 da Yakov Bogopolsky, un ebreo ucraino divenuto in seguito a Ginevra Jacques Bolsey e da Charles Haccius. Un'occasione che permette un viaggio nell’evoluzione dell’idea cinematografica in pellicola, che vive ancora, come nicchia, nel nostro mondo di immagini digitali.
Il materiale esposto, creato dall'Università di Lausanna in collaborazione con la Cinémathèque Svizzera, era in parte stato esposto alle Giornate Svizzere del Cinema a Soletta, ma la mostra integrale, composta dagli ottanta oggetti Bolex Paillard – in gran parte provenienti dalla collezione di Rolf Leuenberger, che rappresentano la quasi totalità di quanto prodotto dalla casa svizzera di Sainte-Croix – sono per la prima volta esposti qui in Ticino, presentati dall’Amateur film atelier "afa-sessa.ch" e dal Cine Museo 65, per dare risalto al cinema amatoriale e anche alla precisione meccanica svizzera che ha reso possibile la loro produzione.
Nel corso del programma vengono proiettate diverse opere riprese con la leggendaria cinepresa 16mm, a cavallo tra gli anni 1928 e 2016. Una cinepresa amata anche da Steven Spielberg e da altri registi, compreso Wim Wenders, per la sua duttilità, e David Lynch, Jonas Mekas, Terry Gilliam, Will Vinton, Maya Deren, e Spike Lee hanno tutti iniziato la loro carriera girando con la famosa Paillard-Bolex.
Ora la passione di filmare è tutta da vedere ai Grappoli di Sessa
di Fabrizio Coli, Corriere del Ticino, 8 maggio 2018
Insieme a una mostra sulla mitica cinepresa Bolex si inaugura domani il Cine Museo 65 dedicato al mondo del cinema
amatoriale.
C’è una cosa che accomuna tutti coloro che sono affascinati dalle immagini in movimento, siano grandi registi o cineamatori: è la passione. E dalla passione
nasce il Cine Museo 65, il primo in Ticino dedicato al cinema amatoriale: si inaugura domani, 9 maggio, ai Grappoli di Sessa con una giornata di porte aperte, dalle 10 del
mattino alle 10 di sera.
La passione in questione è quella di Rolf Leuenberger, nato a Berna ma trasferitosi in Ticino dalla prima metà degli anni Settanta. «Sono quarant’anni che filmo –
ci racconta –. Ho preso in mano la cinepresa a quindici anni e il mio primo film diciamo serio l’ho fatto a 21 anni». Nella sua vita – che fra le molte altre
cose lo ha visto fondare nel 1984 l’Associazione CiAC - Cineamatori Ceresio o diventare consulente per l’Union Internationale du Cinéma UNICA – Leuenberger è stato sempre accompagnato dal cinema
amatoriale, viaggiando e filmando. Nel 2010 organizza il 75. Film e Video Festival Nazionale a Spiez e da lì, andando a caccia di cimeli e anche grazie a una serie di incontri fortunati, nasce
l’idea del museo. Oggi ha circa 2.000 pezzi, fra cineprese, proiettori e accessori che vanno dal 1922 al 1987. Nel museo, insieme a documenti e filmati di vario genere, si può vedere «il 15%
della mia collezione», ci spiega, mentre si percorre un viaggio nella
storia di questi apparecchi e del cinema amatoriale. «Mi
interessa far vedere la storia di questi apparecchi, chi li ha usati, cosa è stato prodotto con loro». Un modo di filmare affascinante e molto diverso da quello odierno. Si parlava di meccanica, allora, non di tecnologia digitale, si sentiva il rumore di ingranaggi mentre si girava. E soprattutto si doveva anche stare attenti a non sprecare: la pellicola era costosa.
Il museo normalmente apre di sabato (tutte le informazioni sul sito www.cine-museo.ch) oltre che su appuntamento. Sono anche previste – a pagamento – delle visite
guidate.
Fino al 22 agosto è aperta al pubblico anche l’esposizione CineExpo 2018 – Gli anni d’oro della Bolex Paillard, dedicata a una
vera e propria icona di questo mondo di immagini, la cinepresa svizzera più famosa, amata e usata sì da cineamatori, ma anche oggetto di culto per registi come Steven Spielberg o Wim Wenders.
L’esposizione nasce da una collaborazione fra l’Università di Losanna, la Cineteca svizzera e quella dell’Alta Savoia.La mostra itinerante, passata anche alle Giornate di Soletta, propone
pannelli esplicativi sulla storia della Bolex. Ma anche in questo caso Rolf Leuenberger ci ha aggiunto del suo. «I pezzi esposti erano pochi, solo una quindicina: qui a Sessa invece ce n’è
un’ottantina: tutta la produzione Bolex – tra cineprese, proiettori, apparecchi per montaggio, radio, giradischi, macchine da scrivere – si può vedere e toccare».
Televisione RSI
"Anteprima"
Rolf Leuenberger, ideatore del nuovo Cine Museo 65 a Sessa
di Francesca Pusek, RSI,
"Il Quotidiano", 1.11.2017
Teleticino
"In Onda Con Voi"
Dietro le quinte ... della passione per la settima arte parla il cineamatore Rolf Leuenberger che presenta il “CineEvent 2017 Sessa”.
A cura di Gianfranco De Santis e Sara Bellini, Teleticino, 23.03.2017
Link NON disponibile
L'occhio buono della cinepresa
di Massimo Vicinanza, Cooperazione N. 30, 26 luglio 2000
"La miniera riscoperta" in diretta da Sessa
con Nadia Passalacqua, RSI rete uno, "Squadra esterna", 25.05.2017
"Ul nóss dialètt ? Sperlüsént ! " Davanti al camino: racconti dei nostri nonni
con Nadia Passalacqua, RSI rete uno, "Squadra esterna", 19.04.2016
con Rolf Schürch, RSI rete uno, "Squadra esterna", 19.11.2015
"La Capriasca e il Malcantone"
con Antonio Bolzani, RSI rete uno, "Domenica in giro", 19.07.2015
La prima esposizione presso la sala Quercia ai Grappoli di Sessa.
by RSI, Paolo Bobbià
"Il Quotidiano" 7.4.2015